Conclusione della quarta fase del progetto “Mai più dentro”

“Mai più dentro” è un progetto finanziato da Fondazione Con il Sud nell’ambito Carceri 2019, finalizzato alla formazione ed inclusione lavorativa di n. 10 pazienti psichiatrici autori di reato, attraverso una formazione teorico/pratica nei laboratori posti in essere dalla Cooperativa Litografi Vesuviani e le cooperative partner, al fine di prevenire la recidiva penale, ma anche l’aggravamento della malattia stessa. La Partnership del progetto è così composta:

Soggetto responsabile Litografi Vesuviani, Istituto Penitenziario di Poggioreale,

Istituto Penitenziario di Secondigliano, U.E.P.E. per la Campania, Asl Napoli 3 Sud,

Ambito N. 28 Comune di San Giorgio a Cremano,

Cooperativa Lavoro in Corsi, Agenzia di formazione Consul Service, Associazione Diesis.

 

Giovedì 5 maggio si è conclusa la quarta fase del progetto dedicata alla “Certificazione delle Competenze” gestita dall’Agenzia di Formazione Consul Service, nonché partner del progetto.

CONSUL SERVICE è una Società Cooperativa aderente alla Confederazione Cooperative Italiane che opera nei contesti di maggior disagio sociale per accompagnare le persone, le imprese e le comunità nei progetti di crescita. Da sempre si ispira agli stessi valori etici: il fare cooperativo e la capacità di essere in rete, all’interno e all’esterno dell’impresa. Per questo si prende cura delle persone con cui interagisce, per facilitare la realizzazione dei progetti e delle aspirazioni di ciascuna di esse.

Ad ogni incontro oltre a tutta l’equipe di riferimento quali tecnici della riabilitazione, psicologi, sociologi che si occupano del progetto; vi è stato un Tecnico, referente dell’Agenzia Consul Service alla guida del gruppo. All’avanzamento di ogni incontro il gruppo ha mostrato sempre più interesse verso le attività svolte. Le attività hanno avuto l’obiettivo di stimolare alcuni aspetti, che interessano la sfera cognitiva, emotiva e relazionale, quali l’attenzione, l’autonomia, la capacità di portare a termine un compito, la comprensione, la comunicazione verbale e non verbale, l’esercizio della creatività e della manualità, l’espressione delle capacità relazionali, il riconoscimento delle emozioni e la loro espressione, l’esercizio dell’empatia e delle capacità di lavorare in gruppo.

La conclusione di questa fase è avvenuta con una performance finale realizzata da tutto il gruppo (destinatario del progetto). Durante la performance gli utenti hanno interpretato ruoli diversi, strutturando un training in grado di permettere agli attori di essere dei performers, capaci di azzerare totalmente la soglia tra oggettivo e soggettivo, cioè tra estraniamento e immedesimazione. Gli utenti hanno messo al centro della scena il proprio io, presentandosi come persone narranti.

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©litografivesuviani