…dalle origini ad oggi…

Lo scopo principale della nostra cooperativa sin dalla sua origine è quella di “Offrire opportunità” di inclusione sociale a pazienti psichiatrici attraverso la formazione e l’inserimento lavorativo. Accanto allo scopo principale si affianca quello di offrire servizi di riabilitazione di alta qualità agli utenti che vengono affidati dai DSM territoriali.

Dal 2000, anno di nascita della cooperativa, la coerenza nella mission è sicuramente stato un faro da perseguire, e osservando quello che la cooperativa è riuscita a realizzare in questi oltre 20 anni di attività, possiamo affermare con sicurezza di non aver perso la rotta. Molte le burrasche superate, molti scogli nascosti e insidiosi deviati per giungere alla meta.

I valori che ci hanno guidato sono stati, il rispetto reciproco tra i soci lavoratori e i collaboratori. Il rispetto dei ruoli, dei compiti, delle responsabilità, ripartite in maniera paritaria, senza considerare l’apicalità che nella nostra cooperativa è circolare e non verticistica.

Il Presidente non impone l’organizzazione, ma ascolta i bisogni e le potenzialità e ne determina, funzioni e mansioni. Ogni componente della cooperativa è un socio lavoratore, gli organi di gestione, compreso il presidente del CDA, hanno funzioni e ruoli professionali all’interno della cooperativa. Tutti sono soci lavoratori dipendenti con contratti a Tempo Indeterminato.

Tutti i soci lavoratori lavorano esclusivamente per la cooperativa e questo ne rafforza la compattezza e ne potenzia la motivazione. I pazienti che dopo un periodo di riabilitazione diventano soci lavoratori della cooperativa, ricoprono ruoli anche negli organi di governance.

Il “Lavoro” è lo strumento che abbiamo a disposizione per far comprendere agli Stakeholder la nostra mission e lo facciamo attraverso l’offerta di Prodotti di altissima qualità. I comparti produttivi della cooperativa, vanno dalla serigrafia artigianale, alla sartoria, all’agricoltura sociale, alla produzione di prodotti naturali, come candele, saponi, specialità realizzate con i frutti dell’agricoltura sociale, conserve, olio, etc.

Gli Utenti del DSM, sono inseriti in ogni comparto della cooperativa e in ogni funzione sia organizzativa che produttiva. Il Tutor aziendale e il Tutor Didattico, si dedicano al Peer tu Peer che ha sicuramente una valenza molto più efficace di qualsiasi trasmissione nozionistica. Riconoscere nell’altro e riconoscersi le potenzialità vedendole espresse in un altro è uno stimolo impareggiabile.

raccolta olive

La Rete Territoriale di riferimento ha determinato la nascita della stessa cooperativa, e negli anni non l’ha mai abbandonata, anzi pezzi della comunità si sono aggiunti. La cooperativa nasce dalla collaborazione tra l’Unità Operativa di Salute Mentale di San Giorgio a Cremano della ASL Napoli 3 Sud (ex.Na5), con il Comune di San Giorgio a Cremano,  che ottennero un contributo dalla Comunità Europea progettando un corso di formazione per grafici pubblicitari, che avrebbero creato una ”Litografia” che vedeva come output la nascita di una cooperativa sociale di tipo B, I Litografi Vesuviani appunto. La Litografia è stata realizzata, nei primi anni ha realizzato prodotti litografici per la stessa ASL Napoli 3 Sud, nei locali messi a disposizione dal Comune di San Giorgio. Da allora la “Litografia”, si è trasformata in una Serigrafia artigianale, in un’agenzia pubblicitaria che realizza prodotti di Digital Graphic, e ha aggiunto tante attività diversificando la propria offerta. Sia la ASL Napoli 3 sud, affidando alla stessa progetti come il BDS e sia il Comune di San Giorgio, ospitando la cooperativa in una sede, gratuitamente, messa a disposizione dalla stessa città di San Giorgio a Cremano sono di fondamentale importante per il sostentamento della stessa, che si può permettere di avere attualmente, ben 12 Lavoratori Svantaggiati assunti a Tempo Indeterminato.

carlo

VISION

La cooperativa è stata ispirata dal concetto di “Comunità Terapeutica” che già Maxwell Jones negli anni 50 professava. Ai giorni nostri molto è stato fatto, ma non ci siamo troppo scostati dalla “Comunità Terapeutica”, tocchiamo con mano l’efficacia della stessa, ma non crediamo che possa essere l’unica soluzione possibile per chi soffre di disturbi mentali. Crediamo fortemente che il problema di esclusione da tutti i sistemi centrali della società sia molto presente. Crediamo ancora che lo stigma nei confronti di chi soffre di disturbi mentali sia molto presente. Tocchiamo con mano nei Centri Diurni, nella Sir, nelle Comunità, che i pazienti sono ancora fortemente emarginati dalle decisioni politiche, sociali, economiche.

Il problema dei cittadini con disagio psichico verrà affrontato e risolto nel momento in cui “la Comunità” allargata riesca ad accoglierli, a dargli un ruolo attivo ed inclusivo. Noi ci impegnamo il più possibile in tal senso. Ci piace pensare di essere ispiratori di un modello che possa essere seguito e accolto.

Ci piace considerarci degli “ispiratori” per le nuove generazioni, cerchiamo di avvicinare i giovani al mondo della “salute mentale”, facciamo progetti di sensibilizzazione nelle scuole e questo per riuscire a determinare un principio e una visione per noi fondamentale: “La Comunità” cura. La società allargata ha il compito di includere il paziente psichiatrico dando un ruolo attivo allo stesso, ma soprattutto facendo comprendere al paziente stesso di essere risorsa e di avere un ruolo attivo all’interno della Comunità.

©litografivesuviani